Se continui a sentire dolore o fastidio gengivale alle zone posteriori della bocca, probabilmente si tratta di un ascesso ai denti del giudizio.
Perché viene un ascesso al dente del giudizio?
I denti del giudizio nella maggior parte dei casi non hanno lo spazio sufficiente per “erompere” e, continuando a crescere, possono provocare dolore e stati infiammatori che, se non curati correttamente, possono generare veri e propri ascessi vale a dire rigonfiamenti dolorosi con al loro interno del pus.
Come si presenta un ascesso? Quali sono i sintomi
I primi sintomi spesso compaiono in concomitanza di stati di debolezza e stanchezza generali, in cui le difese immunitarie sono lievemente compromesse; in particolare, si rileva subito il dolore spontaneo ed il gonfiore localizzato alle zone vicine ai denti del giudizio, che si irradia agli altri denti ma può interessare anche le guance e le orecchie.
Se non curati correttamente, i sintomi sopra descritti possono aggravarsi e provocare ingrossamento dei linfonodi, con difficoltà nella deglutizione e anche degli stati di febbre.
Come si cura l’ascesso?
Sicuramente l’ideale sarebbe riconoscere e intervenire sull’ascesso ai denti del giudizio quando si presenta nelle sue fasi iniziali, vale a dire quando è presente solo un lieve fastidio: in questi casi, infatti, è possibile risolverlo e temporeggiare con sciacqui e gel alla clorexidina, da eseguire la mattina e la sera, integrandoli con l’assunzione di farmaci antidolorifici, previa consultazione del medico/dentista.
Nei casi in cui la sintomatologia è maggiore, si consiglia il consulto con il dentista per impostare la corretta scelta terapeutica, che può essere semplicemente una cura farmacologica fino ad arrivare, se l’ascesso è in stadi più avanzati, all’estrazione del dente.